NOI DELLA CHIESA SAN BERNARDINO REALINO
: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Siamo gli inviati di Dio al mondo. Sito trasferito da www.sanbernardino realino.com " LA STORIA CONTINUA "
ORARIO SANTE MESSE DA SETTEMBRE LA DOMENICA:
8 , 30 10 , 30 19 , 00
LA MESSA LA SERA DAL LUNEDI AL SABATO ORE 19 , 00
DA OTTOBRE LA MESSA DELLA SERA E' ALLE 18 , 30 , dai primi di Marzo , la messa della sera e' alle 19 , 00
MULTI LINGUE
STORIA SANTO
La
storia di un Santo
San
Bernardino Realino
San
Bernardino nacque a Carpi da una nobile famiglia, il primo dicembre
del 1530.
La
sua educazione fu affidata interamente alla madre, a causa delle
lunghe assenze del padre, impegnato a servizio dei principi dell'
epoca.
Bernardino,
dopo l'infatuazione tipicamente infantile per la medicina, compì i
suoi studi di letteratura all' accademia di Modena .
Nel
1548 da Modena andò a Bologna per applicarsi allo studio della
filosofia. Per amore di Chiara però, donna a cui egli diede
poeticamente il nome di Clòride, decise repentinamente di lasciare
filosofia e intraprendere gli studi in legge. Ottenne la laurea a
pienissimi voti nel 1556.
Quando
nel 1561 sopraggiunse la morte di Clòride (cogliendola alla giovane
età di 28 anni) per Bernardino divenne decisivo comprendere quanto
fugaci fossero le cose terrene e quanto essenziali fossero le eterne,
verso cui si lascio trasportare.
Dopo
tre anni dalla morte di Clòride, Bernardino giunse a Napoli,
incontrò due gesuiti che suscitarono in lui un interesse tanto
forte, da spingerlo a entrare nell' ordine della Compagnia di Gesù,
fondata da sant'Ignazio di Loyola.
Ottenuta
la benedizione paterna varcò la soglia del noviziato il 13 dicembre
del 1564.
Da
parecchi anni la cittadinanza di Lecce chiedeva alla Compagnia di
fondare una casa e questo avvenne verso la metà di dicembre del
1574: fu eretto un collegio e Bernardino fu accolto da subito dalla
gente della città; gente che poi ebbe in lui un vero e proprio punto
di riferimento.
Bernardino
nelle elemosine non conosceva limiti, perché la sua fiducia nella
Divina Provvidenza era immensa .
Si
dice che la botte da cui attingeva il vino per donarlo ai poveri non
si svuotasse mai e come per miracolo quanto più vino si prelevava,
tanto migliore diventava il gusto.
Quando
i suoi superiori, vollero trasferire il santo, i potenti di Lecce
insorsero con minacce e sommosse. Ma per Bernardino non ci fu più
alcun trasferimento a causa di febbri altissime che miracolosamente
cessarono al sopraggiungere della revoca di trasferimento.
Una
sera di un inverno rigidissimo, vigilia di Natale, padre Bernardino
agghiacciato dal freddo, era attesa che un frate gli portasse un po'
di fuoco: a un tratto la camera in cui stava si rischiarò di una
luce insolita e davanti a lui comparve la Madonna con il bambino
Gesù. Gli chiese perché tremasse e Bernardino confesso la sua
sofferenza causata dal terribile freddo. Maria allora, con ineffabile
bontà, gli porse il Bambino tra le braccia e glielo lasciò . Quando
il fratello giunsè udì il padre ripetere estasiato: "Ancora un
poco Signora mia, ancora un poco". Per tutto quell'inverno non
tremò più pur senza avere alcun fuoco materiale .
Padre
Bernardino servì la citta di Lecce per 42 anni costruendo una chiesa
(la Chiesa del Gesù) e un collegio. Nella pratica per la sua
beatificazione si legge che fu per Lecce ciò che Filippo Neri fu per
Roma.
Il
sindaco di Lecce al suo capezzale di morte, chiese a Bernardino di
pregare per gli abitanti leccesi e per tutta l'umanità intera ed
egli rispose con un filo di voce e ormai allo stremo delle forse:
"Signor sì" .
Morì
il 2 luglio 1616 a 83 anni. Tutta la cittadinanza lo pianse
amaramente .