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CATECHESI

La catechesi è stata sempre considerata dalla chiesa come uno dei suoi fondamentali doveri, poiché prima di risalire al Padre, il Signore risorto diede agli apostoli un'ultima consegna: quella di render discepole tutte le genti ed insegnar loro ad osservare tutto ciò che egli aveva prescritto. In tal modo, egli affidava loro la missione ed il potere di annunciare agli uomini ciò che essi stessi avevano udito, visto con i loro occhi, contemplato e toccato con le loro mani riguardo al Verbo della vita. Nello stesso tempo, egli affidava loro la missione ed il potere di spiegare con autorità tutto quello che aveva ad essi insegnato: le sue parole, i suoi atti, i suoi miracoli, i suoi precetti. E dava loro lo Spirito per assolvere una tale missione.

Ben presto fu chiamato catechesi l'insieme degli sforzi intrapresi nella chiesa per fare discepoli, per aiutare gli uomini a credere che Gesù è il Figlio di Dio, affinché, mediante la fede, essi abbiano la vita nel suo nome, per educarli ed istruirli in questa vita e costruire il corpo di Cristo. La chiesa non ha cessato di consacrare a questo scopo le sue energie ”. (Esortazione apostolica, Catechesi tradendae, Giovanni Paolo II).

L’iniziazione cristiana

Per iniziazione cristiana si può intendere il processo globale attraverso il quale si diventa cristiani. Si tratta di un cammino diffuso nel tempo e scandito dall’ascolto della Parola, dalla celebrazione e dalla testimonianza dei discepoli del Signore attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana e si impegna a una scelta di fede e a vivere come figli di Dio, ed è assimilato, con il Battesimo, la Confermazione e l’Eucarestia, al mistero pasquale di Cristo nella Chiesa “. (Ufficio Catechistico Nazionale, Il catechismo per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi).

La fede, mediante la quale l'uomo risponde all'annuncio del Vangelo, esige il Battesimo. L'intima relazione tra le due realtà ha la sua radice nella volontà del medesimo Cristo, che comandò ai suoi apostoli di fare discepole tutte le genti e di battezzarle. « La missione di battezzare, dunque la missione sacramentale, è implicita nella missione di evangelizzare ».

Quelli che si sono convertiti a Gesù Cristo e sono stati educati nella fede per mezzo della catechesi, nel ricevere i sacramenti dell'iniziazione cristiana, il Battesimo, la Confermazione e l'Eucaristia, sono « liberati dal potere delle tenebre; morti, sepolti e risorti con il Cristo, ricevono lo Spirito di adozione a figli e celebrano la memoria della morte e della risurrezione del Signore con tutto il Popolo di Dio ».

La catechesi è, così, elemento fondamentale dell'iniziazione cristiana ed è strettamente congiunta con i sacramenti dell'iniziazione, specialmente col Battesimo, « sacramento della fede ». L'anello che unisce la catechesi con il Battesimo è la professione di fede, che è, a un tempo, l'elemento interiore di questo sacramento e mèta della catechesi. La finalità dell'azione catechistica consiste precisamente in questo: favorire una viva, esplicita e operosa professione di fede. La Chiesa, per ottenere ciò, trasmette ai catecumeni e ai catechizzandi, la viva esperienza che essa ha del Vangelo, la sua fede affinché essi la facciano propria nel professarla. Perciò, « la catechesi autentica è sempre iniziazione ordinata e sistematica alla rivelazione che Dio ha fatto di se stesso all'uomo in Cristo Gesù, rivelazione custodita nella memoria profonda della Chiesa e nelle Sacre Scritture, e costantemente comunicata, mediante una "traditio" vivente ed attiva, da una generazione all'altra ». (Direttorio generale per la catechesi).

La sperimentazione: il catecumenato modello dell’iniziazione cristiana oggi

Il modello che risulta più adeguato per la catechesi di oggi è quello catecumenale, perché ci si trova dinanzi a dei referenti della catechesi che, pur essendo già battezzati, necessitano comunque di uno stimolo alla conversione iniziale, non potendo ritenere per certa la loro fede.

Per questo si può allargare il senso del catecumenato, di per sé destinato a chi ancora non è stato battezzato, anche ai fanciulli e ragazzi già battezzati ma che hanno bisogno di risvegliare la propria fede.

La Nota pastorale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, Orientamenti per l’iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni, indica due itinerari:

1) l’inserimento dei ragazzi da battezzare nel normale itinerario della pastorale dell’iniziazione come viene proposta nei catechismi attuali;

2) l’avvio di uno specifico itinerario secondo la logica del cammino catecumenale che vede la partecipazione congiunta dei ragazzi da battezzare e quelli già battezzati e il coinvolgimento delle famiglie e della comunità.

La proposta di sperimentazione intende offrire una semplificazione della seconda tipologia di itinerari, costruita attorno alle quattro tappe della iniziazione cristiana: evangelizzazione, catecumenato, preparazione immediata, mistagogia.

La nostra comunità parrocchiale ha aderito alla proposta di sperimentazione giunta dall’Ufficio Catechistico Diocesano, accogliendo lo spirito nuovo e riformulando secondo le proprie esigenze questa metodologia.