Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6)
Si dice il Gloria.
NOI DELLA CHIESA SAN BERNARDINO REALINO : «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Siamo gli inviati di Dio al mondo. Sito trasferito da www.sanbernardino realino.com " LA STORIA CONTINUA " ORARIO SANTE MESSE DA SETTEMBRE LA DOMENICA: 8 , 30 10 , 30 19 , 00 LA MESSA LA SERA DAL LUNEDI AL SABATO ORE 19 , 00 DA OTTOBRE LA MESSA DELLA SERA E' ALLE 18 , 30 , dai primi di Marzo , la messa della sera e' alle 19 , 00
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6)
Si dice il Gloria.
Dio onnipotente ed eterno,
guida le nostre azioni secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, che in questo giorno a te consacrato
convochi la Chiesa santa alla tua presenza
perché il tuo Figlio annunci ancora il suo Vangelo,
fa’ che teniamo i nostri occhi fissi su di lui,
e oggi si compirà in noi la parola di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Dal libro di Neemìa
Ne 8,2-4a.5-6.8-10
In
quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea
degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse
il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare
della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e
di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva
l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna
di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il
libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti;
come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra
benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen,
amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la
faccia a terra dinanzi al Signore.
I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemìa,
che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i levìti che
ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è
consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!».
Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della
legge.
Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete
vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato,
perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate,
perché la gioia del Signore è la vostra forza».
Parola di Dio.
Dal Sal 18 (19)
R. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. R.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. R.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore.
Signore, mia roccia e mio redentore. R.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 12,12-30
Fratelli,
come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del
corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo.
Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un
solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati
dissetati da un solo Spirito.
E infatti il corpo non è formato da un
membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché non sono
mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del
corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo
al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo
fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe
l’odorato?
Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo
distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove
sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo.
Non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa
ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che
sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che
riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle
indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non
ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore
a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le
varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro
soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato,
tutte le membra gioiscono con lui.
Ora voi siete corpo di Cristo e,
ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha
posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come
profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il
dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie
lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti
fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano
lingue? Tutti le interpretano?
Parola di Dio.
Forma breve:
Voi siete corpo di Cristo, ognuno secondo la propria parte.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 12,12-14.27
Fratelli,
come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del
corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo.
Infatti
noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo
corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati
da un solo Spirito.
E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.
Parola di Dio.
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione. (Lc 4,18)
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,1-4;4,14-21
Poiché
molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si
sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne
furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della
Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni
circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per
te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità
degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in
Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta
la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne
a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato,
entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del
profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse
il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli
occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro:
«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Parola del Signore.
Si dice il Credo.
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Guardate al Signore e sarete raggianti,
non dovranno arrossire i vostri volti. (Sal 33,6)
Oppure:
Io sono la luce del mondo;
chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita. (Gv 8,12)
* C
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
mi ha mandato a portare ai poveri
il lieto annuncio. (Lc 4,18)
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio,
fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Testo preso da https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/
domenica 12 Gennaio 2025
Battezzato il Signore, si aprirono i cieli
e come una colomba lo Spirito discese su di lui,
e la voce del Padre disse:
«Questi è il mio Figlio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento». (Cf. Mt 3,16-17)
Si dice il Gloria.
Dio onnipotente ed eterno,
che dopo il battesimo nel fiume Giordano
proclamasti il Cristo tuo amato Figlio
mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo,
concedi ai tuoi figli di adozione,
rinati dall’acqua e dallo Spirito,
di vivere sempre nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Padre, il tuo Figlio unigenito
si è manifestato nella nostra carne mortale:
concedi a noi,
che lo abbiamo conosciuto come vero uomo,
di essere interiormente rinnovati a sua immagine.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Oppure:
Padre santo,
che nel battesimo del tuo amato Figlio
hai manifestato la tua bontà per gli uomini,
concedi a coloro che sono stati rigenerati
nell’acqua e nello Spirito
di vivere con pietà e giustizia in questo mondo
per ricevere in eredità la vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 40,1-5.9-11
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».
Parola di Dio.
Dal Sal 103 (104)
R. Benedici il Signore, anima mia.
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda. R.
Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri. R.
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi. R.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni. R.
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. R.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 2,11-14;3,4-7
Figlio
mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e
ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in
questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della
beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio
e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per
riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli
appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Parola di Dio.
Alleluia, alleluia.
Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni;
egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. (Cf. Lc 3,16)
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 3,15-16.21-22
In
quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a
Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo,
Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene
colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei
sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco,
mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il
battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui
lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce
dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio
compiacimento».
Parola del Signore.
Si dice il Credo.
Accogli, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre
celebrando la manifestazione del tuo amato Figlio,
e trasformali per noi nel sacrificio perfetto
che ha lavato il mondo da ogni colpa.
Per Cristo nostro Signore.
Questa è la testimonianza di Giovanni:
«Ho contemplato lo Spirito discendere e rimanere su di lui:
egli è il Figlio di Dio». (Cf. Gv 1,32.34)
*C
Giovanni disse:
«Io vi battezzo con acqua;
ma viene colui che è più forte di me.
Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». (Lc 3,16)
Padre misericordioso,
che ci hai saziati con il tuo dono,
concedi a noi di ascoltare fedelmente
il tuo Figlio unigenito,
per chiamarci ed essere realmente tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore
TESTO PRESO DA https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/