NOI DELLA CHIESA SAN BERNARDINO REALINO : «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Siamo gli inviati di Dio al mondo. Sito trasferito da www.sanbernardino realino.com " LA STORIA CONTINUA " ORARIO SANTE MESSE DA SETTEMBRE LA DOMENICA: 8 , 30 10 , 30 19 , 00 LA MESSA LA SERA DAL LUNEDI AL SABATO ORE 19 , 00 DA OTTOBRE LA MESSA DELLA SERA E' ALLE 18 , 30 , dai primi di Marzo , la messa della sera e' alle 19 , 00
MULTI LINGUE
lunedì 27 marzo 2023
domenica 26 marzo 2023
domenica 26 Marzo 2023
Messa del Giorno
V DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Antifona
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall’uomo perfido e perverso.
Tu sei il Dio della mia difesa. (Sal 42,1-2)
Non si dice il Gloria.
Colletta
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché con la tua grazia possiamo camminare sempre
in quella carità che spinse il tuo Figlio
a consegnarsi alla morte per la vita del mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Oppure:
Dio dei viventi,
che hai manifestato la tua compassione
nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro,
ascolta con benevolenza il gemito della tua Chiesa,
e chiama a vita nuova
coloro che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Si dice il Credo.
Prima Lettura
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete.Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 37,12-14
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio
uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra
d'Israele.
Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.
Farò
entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella
vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò».
Oracolo del Signore Dio.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 129 (130)
R. Il Signore è bontà e misericordia.Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica. R.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore. R.
Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora. R.
Più che le sentinelle l'aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe. R.
Seconda Lettura
Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai RomaniRm 8,8-11
Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chi crede in me non morirà in eterno. (Cf. Gv 11,25a.26)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Io sono la risurrezione e la vita.Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 11,1-45
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e
di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di
profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo
fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù:
«Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All'udire questo, Gesù
disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di
Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato».
Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato,
rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli:
«Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa
i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose:
«Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non
inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte,
inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi
soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s'è addormentato; ma io vado a
svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è
addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi
invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse
loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non
essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora
Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi
a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da
quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di
tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle
per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò
incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù:
«Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma
anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la
concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta:
«So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse:
«Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi
questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò
a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è
qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù
non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli
era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a
consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono,
pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove
si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli:
«Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù
allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano
venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò:
«Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù
scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma
alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non
poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una
volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e
contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!».
Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo
odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se
crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù
allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai
ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la
gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto
questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i
piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù
disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.
Forma breve:
Io sono la resurrezione e la vita.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45
In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù:
«Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù
disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di
Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato».
Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato,
rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli:
«Andiamo di nuovo in Giudea!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che
già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva
Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a
Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!
Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la
concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta:
«So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse:
«Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi
questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse
profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli
dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero
allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero:
«Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che
costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso
profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era
posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta,
la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro
giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la
gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e
disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi
dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno,
perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce:
«Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con
bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e
lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.
Sulle offerte
Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera
e dona ai tuoi fedeli,
che hai illuminato con gli insegnamenti della fede cristiana,
di essere purificati dalla forza di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
«Chiunque vive e crede in me
non morirà in eterno», dice il Signore. (Gv 11,26)
Dopo la comunione
Dio onnipotente,
fa’ che rimaniamo sempre membra vive di Cristo,
noi che comunichiamo al suo Corpo e al suo Sangue.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Orazione sul popolo
Benedici, o Signore, il tuo popolo,
che attende il dono della tua misericordia,
e porta a compimento i desideri che tu stesso hai posto nel suo cuore.
Per Cristo nostro Signore.
domenica 19 marzo 2023
TESTO PRESO DAL SITO https://www.chiesacattolica.it
domenica 19 Marzo 2023
Messa del Giorno
IV DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Antifona
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto.
Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni. (Cf. Is 66,10-11)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, Padre della luce,
che conosci le profondità dei cuori,
apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito,
perché vediamo colui che hai mandato
a illuminare il mondo e crediamo in lui solo:
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Si dice il Credo.
Prima Lettura
Davide è consacrato con l'unzione re d'Israele.Dal primo libro di Samuèle
1Sam 16,1b.4.6-7.10-13
In quei giorni, il Signore disse a Samuèle: «Riempi d'olio il tuo
corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto
tra i suoi figli un re». Samuèle fece quello che il Signore gli aveva
comandato.
Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo,
davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a
Samuèle: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho
scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede
l'apparenza, ma il Signore vede il cuore».
Iesse fece passare davanti
a Samuèle i suoi sette figli e Samuèle ripeté a Iesse: «Il Signore non
ha scelto nessuno di questi». Samuèle chiese a Iesse: «Sono qui tutti i
giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a
pascolare il gregge». Samuèle disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché
non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a
chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di
aspetto.
Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuèle prese
il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del
Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 22 (23)
R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia. R.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.R.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. R.
Seconda Lettura
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesìniEf 5,8-14
Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto:
«Svégliati, tu che dormi,
risorgi dai morti
e Cristo ti illuminerà».
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita. (Cf. Gv 8,12)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Vangelo
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 9,1-41
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i
suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi
genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i
suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio.
Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è
giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel
mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece
del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli
disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato".
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli
che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è
lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano:
«È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli
diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati
aperti gli occhi?». Egli rispose: «L'uomo che si chiama Gesù ha fatto
del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va' a Sìloe e
làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli
dissero: «Dov'è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il
giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi.
Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la
vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono
lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non
viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano:
«Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era
dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici
di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un
profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che
avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui
che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro
figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I
genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è
nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto
gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l'età, parlerà lui
di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei;
infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse
riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i
suoi genitori dissero: «Ha l'età: chiedetelo a lui!».
Allora
chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da'
gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». Quello
rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e
ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha
aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l'ho già detto e non avete
ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche
voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu!
Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma
costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell'uomo: «Proprio
questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli
occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora
Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è
mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se
costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli
replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo
cacciarono fuori.
Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo
trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E
chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto:
è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si
prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono
venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli
che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui
udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù
rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome
dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».
Parola del Signore.
Forma breve:
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò
per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del
cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che
significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i
vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante,
dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?».
Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli
assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Condussero dai farisei
quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva
fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli
chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro:
«Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora
alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non
osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore
compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora
dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti
ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono:
«Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù
seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu,
credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io
creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con
te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
Parola del Signore.
Sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il Signore ha spalmato un po’ di fango sui miei occhi.
Sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista. (Cf. Gv 9,11)
Oppure:
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore. (Cf. Sal 121,3-4)
Dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
domenica 12 marzo 2023
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domenica 12 Marzo 2023
Messa del Giorno
III DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Antifona
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me e abbi misericordia, perché sono povero e solo. (Cf. Sal 24,15-16)
Oppure:
Quando mostrerò la mia santità in voi,
vi radunerò da ogni terra; vi aspergerò con acqua pura
e sarete purificati da tutte le vostre impurità
e metterò dentro di voi uno spirito nuovo. (Cf. Ez 36,23-26)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, fonte di misericordia e di ogni bene,
che hai proposto a rimedio dei peccati
il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna,
accogli la confessione della nostra miseria
perché, oppressi dal peso della colpa,
siamo sempre sollevati dalla tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, sorgente della vita,
che offri all’umanità l’acqua viva della tua grazia,
concedi al tuo popolo di confessare
che Gesù è il salvatore del mondo
e di adorarti in spirito e verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Si dice il Credo.
Prima Lettura
Dacci acqua da bere.Dal libro dell'Èsodo
Es 17,3-7
In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il
popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire
dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro
bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io
per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a
Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani
d'Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e
va'! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai
sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così,
sotto gli occhi degli anziani d'Israele. E chiamò quel luogo Massa e
Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla
prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 94 (95)
R. Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere». R.
Seconda Lettura
L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai RomaniRm 5,1-2.5-8
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete. (Cf. Gv 4,42.15)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 4,5-42
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar,
vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui
c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio,
sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna
samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi
discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la
donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a
me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno
rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il
dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti
chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna:
«Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi
dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre
Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo
bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di
nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete
in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente
d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna
-, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a
venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e
ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù:
«Hai detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e
quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli
replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri
hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il
luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene
l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi
adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché
la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i
veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il
Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che
lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna:
«So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci
annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In
quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse
con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che
cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in
città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto
quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e
andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia».
Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».
E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno gli ha forse
portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà
di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse:
ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i
vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura.
Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna,
perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si
dimostra vero il proverbio: uno semina e l'altro miete. Io vi ho mandati
a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi
siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città
credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha
detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui,
lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di
più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i
tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e
sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». Parola del
Signore.
Parola del Signore.
Forma breve.
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 4,5-15.19b-26.39a.40-42
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar,
vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui
c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio,
sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna
samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi
discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la
donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a
me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno
rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono
di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a
lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore,
non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque
quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che
ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù
le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi
berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi,
l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che
zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi
quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad
attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno
adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in
cui bisogna adorare».
Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in
cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate
ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la
salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri
adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre
vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo
adorano devono adorare in spirito e verità».
Gli rispose la donna:
«So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci
annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
Molti
Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui,
lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di
più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i
tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e
sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola del Signore.
Sulle offerte
Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre,
rimetti i nostri debiti
e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
«Chi berrà dell’acqua che io gli darò», dice il Signore,
«avrà in sé una sorgente che zampilla per la vita eterna». (Cf. Gv 4,14)
Oppure:
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)
Dopo la comunione
O Dio, che ci nutri in questa vita
con il pane del cielo, pegno della tua gloria,
fa' che manifestiamo nelle nostre opere
la realtà presente nel sacramento che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Guida, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli:
nella tua bontà concedi loro la grazia
di rimanere nel tuo amore e nella carità fraterna
per adempiere la pienezza dei tuoi comandamenti.
Per Cristo nostro Signore.
TESTO PRESO DA https://www.chiesacattolica.it
domenica 5 marzo 2023
video preso da https://fb.watch/j4LK3jLXN_/
domenica 05 Marzo 2023
Messa del Giorno
II DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Antifona
Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, o Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. (Sal 26,8-9)
Oppure:
Ricordati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore che è da sempre.
Non trionfino su di noi i nemici.
Da ogni angoscia salvaci, Dio d’Israele. (Cf. Sal 24, 6.2.22)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Padre,
che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio,
guidaci con la tua parola,
perché purificati interiormente,
possiamo godere la visione della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, che hai chiamato alla fede i nostri padri
e per mezzo del Vangelo hai fatto risplendere la vita,
aprici all’ascolto del tuo Figlio,
perché, accogliendo in noi il mistero della croce,
possiamo essere con lui trasfigurati nella luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Si dice il Credo.
Prima Lettura
Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.Dal libro della Gènesi
Gn 12,1-4a
In quei giorni, il Signore disse ad Abram:
«Vàttene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò.
Farò di te una grande nazione
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e possa tu essere una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò,
e in te si diranno benedette
Tutte le famiglie della terra».
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 32 (33)
R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra. R.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
Seconda Lettura
Dio ci chiama e ci illumina.Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo2 Tm 1,8b-10
Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!». (Cf. Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Il suo volto brillò come il sole.Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,1-9
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo
fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato
davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti
divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che
conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù:
«Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una
per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando,
quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce
dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto
il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i discepoli
caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù
si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli
occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal
monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima
che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore.
Sulle offerte
Questa offerta, Padre misericordioso,
ci ottenga il perdono dei nostri peccati
e ci santifichi nel corpo e nello spirito,
perché possiamo celebrare degnamente
le feste pasquali.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Questi è il Figlio mio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento.
Ascoltatelo. (Mt 17,5)
Dopo la comunione
Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri
vogliamo renderti grazie, o Signore,
perché a noi ancora pellegrini sulla terra
fai pregustare i beni del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Benedici sempre i tuoi fedeli, o Padre,
perché, aderendo al Vangelo
del tuo Figlio unigenito,
possano desiderare e raggiungere
la gloria manifestata agli apostoli
in tutta la sua bellezza.
Per Cristo nostro Signore.
TESTO PRESO DA https://www.chiesacattolica.it