NOI DELLA CHIESA SAN BERNARDINO REALINO : «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Siamo gli inviati di Dio al mondo. Sito trasferito da www.sanbernardino realino.com " LA STORIA CONTINUA " ORARIO SANTE MESSE DA SETTEMBRE LA DOMENICA: 8 , 30 10 , 30 19 , 00 LA MESSA LA SERA DAL LUNEDI AL SABATO ORE 19 , 00 DA OTTOBRE LA MESSA DELLA SERA E' ALLE 18 , 30 , dai primi di Marzo , la messa della sera e' alle 19 , 00
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sabato 26 marzo 2022
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Messa del Giorno
IV DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO C
Antifona
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto.
Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni. (Cf. Is 66,10-11)
Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Padre,
che in Cristo crocifisso e risorto
offri a tutti i tuoi figli
l’abbraccio della riconciliazione,
donaci la grazia di una vera conversione,
per celebrare con gioia la Pasqua dell’Agnello.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.Dal libro di Giosuè
Gs 5,9a.10-12
In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».
Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.
Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.
E
a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della
terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno
mangiarono i frutti della terra di Canaan.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 33 (34)
R. Gustate e vedete com'è buono il Signore.Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato. R.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. R.
Seconda Lettura
Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi2Cor 5,17-21
Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te. (Lc 15,18)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15,1-3.11-32
In
quel tempo, si avvicinavano Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per
ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie
i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola:
«Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre,
dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le
sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte
le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio
vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel
paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella
regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto
saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli
dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre
hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da
mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;
non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei
tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora
lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si
gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato
verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo
figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito
più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i
sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e
facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il
figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a
casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che
cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo
padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e
salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a
supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti
anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato
un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo
tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per
lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu
sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e
rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato”».
Parola del Signore.
Sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Figlio, bisognava far festa e rallegrarsi,
perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato. (Lc 15,32)
Oppure:
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore. (Cf. Sal 121,3-4)
Dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
domenica 20 marzo 2022
domenica 20 Marzo 2022
Messa del Giorno
III DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO C
Antifona
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo. (Cf. Sal 24,15-16)
Oppure:
Quando mostrerò la mia santità in voi,
vi radunerò da ogni terra; vi aspergerò con acqua pura
e sarete purificati da tutte le vostre impurità
e metterò dentro di voi uno spirito nuovo. (Cf. Ez 36,23-26)
Colletta
O Dio, fonte di misericordia e di ogni bene,
che hai proposto a rimedio dei peccati
il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna,
accogli la confessione della nostra miseria
perché, oppressi dal peso della colpa,
siamo sempre sollevati dalla tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio dei nostri padri,
che ascolti il grido degli oppressi,
concedi ai tuoi fedeli
di riconoscere nelle vicende della storia
il tuo invito alla conversione,
per aderire sempre più saldamente a Cristo,
roccia della nostra salvezza.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Io-Sono mi ha mandato a voi.Dal libro dell'Èsodo
Es 3,1-8a.13-15
In
quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo
suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e
arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
L’angelo del Signore gli apparve in
una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il
roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.
Mosè
pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché
il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per
guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!».
Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il
luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di
tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè
allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il
Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho
udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue
sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo
salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra
dove scorrono latte e miele».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli
Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”.
Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?».
Dio
disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli
Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè:
«Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo,
Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio
nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di
generazione in generazione».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 102 (103)
R. Il Signore ha pietà del suo popolo.Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele. R.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono. R.
Seconda Lettura
La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi1Cor 10,1-6.10-12
Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.
Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino. (Mt 4,17)
Lode e onore ate, Signore Gesù!
Vangelo
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,1-9
In
quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei
Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei
loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei
Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale
sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo
stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di
Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli
abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite,
perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un
tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a
cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono
tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo.
Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli
rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato
attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per
l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
Sulle offerte
Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre,
rimetti i nostri debiti
e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
«Se non vi convertite, perirete tutti», dice il Signore. (Lc13, 5)
Oppure:
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)
Dopo la comunione
O Dio, che ci nutri in questa vita
con il pane del cielo, pegno della tua gloria,
fa’ che manifestiamo nelle nostre opere
la realtà presente nel sacramento che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Guida, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli:
nella tua bontà concedi loro la grazia
di rimanere nel tuo amore e nella carità fraterna
per adempiere la pienezza dei tuoi comandamenti.
Per Cristo nostro Signore.
domenica 13 marzo 2022
Messa del Giorno
II DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO C
Antifona
Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, o Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. (Sal 26,8-9)
Oppure:
Ricordati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore che è da sempre.
Non trionfino su di noi i nemici.
Da ogni angoscia salvaci, Dio d’Israele. (Cf. Sal 24, 6.2.22)
Colletta
O Padre,
che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio,
guidaci con la tua parola,
perché purificati interiormente,
possiamo godere la visione della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Padre,
che hai fatto risplendere la tua gloria
sul volto del tuo Figlio in preghiera,
donaci un cuore docile alla sua parola
perché possiamo seguirlo sulla via della croce
ed essere trasfigurati a immagine del suo corpo glorioso.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
Prima Lettura
Dio stipula l'alleanza con Abram fedele.Dal libro della Gènesi
Gen 15,5-12.17-18
In
quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e
conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua
discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come
giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire
da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore
Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi
una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni,
una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li
divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però
gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li
scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.
Quando,
tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e
una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel
giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 26 (27)
R. Il Signore è mia luce e mia salvezza.Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? R.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco. R.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. R.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.
Seconda Lettura
Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai FilippésiFil 3,17-4,1
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Pariola di Dio.
Forma breve
Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fil 3,20-4,1
Fratelli, la nostra cittadinanza è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!». (Cf. Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,28b-36
In
quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul
monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua
veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano
con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo
esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi
compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la
sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si
separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere
qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa».
Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una
nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E
dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio,
l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Parola del Signore.
Sulle offerte
Questa offerta, Padre misericordioso,
ci ottenga il perdono dei nostri peccati
e ci santifichi nel corpo e nello spirito,
perché possiamo celebrare degnamente
le feste pasquali.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Questi è il Figlio mio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento.
Ascoltatelo. (Mt 17,5)
Dopo la comunione
Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri
vogliamo renderti grazie, o Signore,
perché a noi ancora pellegrini sulla terra
fai pregustare i beni del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Benedici sempre i tuoi fedeli, o Padre,
perchè, aderendo al Vangelo
del tuo Figlio unigenito,
possano desiderare e raggiungere
la gloria manifestata agli apostoli
in tutta la sua bellezza.
Per Cristo nostro Signore.
lunedì 7 marzo 2022
domenica 6 marzo 2022
sabato 5 marzo 2022
domenica 06 Marzo 2022
Messa del Giorno
I DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO C
Antifona
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza. (Sal 90, 15-16)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
Signore misericordioso,
che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo,
tendi verso di noi la tua mano,
perché, nutriti con il pane della Parola
e fortificati dallo Spirito,
vinciamo le seduzioni del maligno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Professione di fede del popolo eletto.Dal libro del Deuteronòmio
Dt 26,4-10
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani
e
la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai
queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Araméo
errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e
vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci
maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora
gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la
nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra
oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e
con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci
condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e
miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu,
Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti
prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 90 (91)
R. Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido». R.
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie. R.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi. R.
«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso. R.
Seconda Lettura
Professione di fede di chi crede in Cristo.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai RomaniRm 10,8-13
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,1-13
In
quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed
era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal
diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati,
ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a
questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di
solo pane vivrà l’uomo"».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò
in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto
questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a
chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto
sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo,
adorerai: a lui solo renderai culto"».
Lo condusse a Gerusalemme, lo
pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di
Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà
ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti
porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una
pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il
Signore Dio tuo"».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Parola del Signore.
Sulle offerte
Si rinnovi, o Signore, la nostra vita
e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio,
che santifica l'inizio della Quaresima
tempo favorevole per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto. (Lc 4,8)
Dopo la comunione
Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo
che alimenta la fede,
accresce la speranza e rafforza la carità:
insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero,
e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Scenda, o Signore, sul tuo popolo
l’abbondanza della tua benedizione,
perché cresca la sua speranza nella prova,
sia rafforzato il suo vigore nella tentazione
e gli sia donata la salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore.
giovedì 3 marzo 2022
LE CENERI
https://www.portalecce.it/index.php/piazza-duomo-diocesi-di-lecce/dagli-uffici-della-curia-diocesi-di-lecce/10605-verso-la-quaresima-il-segno-delle-ceneri-invita-alla-conversione-dalla-testa-ai-piedi
La cenere dal latino cinis è il prodotto della combustione di qualunque materiale mediante il fuoco. Molto facilmente, assunse un significato simbolico di morte, di caducità, e in senso traslato, di umiltà e penitenza.
Nella Bibbia per esempio, in Giona, serve per descrivere la conversione degli abitanti di Ninive: “Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere” (Gion 3,6).
Il Mercoledì delle Ceneri si ripete nelle chiese il gesto simbolico di imporre, sul capo dei fedeli, della cenere ottenuta di solitamente bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. Si tratta di un segno liturgico che è risposta alla Parola di Dio che chiama alla conversione, come inizio del digiuno quaresimale e del cammino di preparazione alla Pasqua. La Quaresima, inizia con le ceneri e termina con il fuoco, con l’acqua e con la luce della Veglia pasquale.
Le ceneri vogliono ricordare che qualcosa deve bruciare e distruggersi in noi - l’uomo vecchio, il cuore di pietra - per fare posto alla novità della vita nuova che viene dal Cristo risorto.
Durante l’imposizione delle ceneri, il sacerdote pronuncia, una di queste due formule: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15) oppure “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” (Gn 3,19): un segno e alcune parole che esprimono la nostra caducità e la nostra conversione e al tempo stesso l’accettazione del messaggio evangelico ossia la novità che Cristo ogni anno nella Pasqua vuole comunicarci, per usare una espressione celebre del Venerabile don Tonino Bello: “Cenere e acqua. Ingredienti primordiali di un tempo. Ma, soprattutto simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi”.
Quest'anno poi, il Mercoledì delle Ceneri sarà anche un giorno speciale: il Santo Padre Francesco ha chiesto alla Chiesa Universale di arricchire i segni del digiuno e della preghiera (strumenti spirituali consueti della Quaresima: il digiuno e l'astinenza sono raccomandati anche il Venerdì Santo) con la speciale invocazione al Signore per il dono della pace per l'Ucraina, da qualche giorno sotto l'assedio dei bombardamenti.